M5s, Di Maio boccia l'alleanza con il PD. Ma è sempre più solo
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Direttore: Alessandro Plateroti

M5s, Di Maio boccia l’alleanza con il PD. E i ‘ribelli’ si appellano a Grillo e Casaleggio

Luigi Di Maio e Giuseppe Conte

Di Maio boccia l’alleanza con il PD: “Andiamo meglio quando corriamo da soli. Non ha funzionato”. Ma il leader è sempre più solo.

ROMA – La sconfitta in Umbria apre una frattura all’interno del M5s. Di Maio boccia una possibile nuova alleanza con il PD ma è sempre più solo nel partito. I ‘ribelli’, infatti, sono pronti a chiedere un passo da parte del loro leader e si rivolgono a Casaleggio e Grillo: “Vogliamo sentire il loro parere“.

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E c’è chi pensa anche a non presentarsi alle prossime regionali: “Bisogna ricostruzione dalle macerie – fanno sapere i pentastellati citati dal Corriere della Seraed è arrivato il momento di riflettere. Non possiamo tagliare deputati e senatori per poi dare l’idea che chi vuole trovarsi un paracadute nelle Regioni“.

Di Maio boccia l’alleanza con il PD: “Esperimento non praticabile”

Nessun patto civico, almeno per il momento, tra PD e M5s. A ribadirlo dopo la debacle in Umbria è Luigi Di Maio ai microfoni di Sky TG24: “Per la prima volta nella storia abbiamo deciso di fare un’alleanza, un patto civico con il PD. Non ha funzionato, in Umbria siamo a uno dei risultati più bassi, questa esperienza non è più praticabile. Il M5s va meglio quando corre da solo“.

Luigi Di Maio e Giuseppe Conte
Roma 05/09/2019 – giuramento Governo Italiano / foto Insidefoto/Image nella foto: Luigi Di Maio-Giuseppe Conte

Ma gli effetti della sconfitta umbra non dovrebbero avere riflessi sulla maggioranza: “Il governo va migliorato e innovato per durare altri tre anni“.

? Ecco la mia intervista a Sky Tg24.

Pubblicato da Luigi Di Maio su Lunedì 28 ottobre 2019

Zingaretti chiama il M5s: “Valutiamo caso per caso”

Nessuna ‘porta chiusa’ da parte del Nazareno con il segretario Zingaretti che in un post su Facebook ha chiesto ai grillini di valutare caso per caso: “Sin dal primo istante ho ripetuto e confermo: non si può governare tra avversari e amici. Nessun membro dell’alleanza può augurarsi o lavorare per la distruzione dell’altro“.

Il leader del PD ha ribadito che questa alleanza va avanti solo “se vive in questo comune sentire delle forze politiche che ne fanno parte, altrimenti la sua esistenza è inutile e sarà meglio trarne le conseguenze“.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:44

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